Violet Carson

"Oggi mi hanno dato una delle tue rose."

- Sapevo che questa varietà si era estinta.-

"Spero che il mondo cambi e che le cose migliorino, e che un giorno la gente abbia di nuovo le rose."


Per curiosità e stima immensa di quel capolavoro di 'V for Vendetta' (il fumetto, non il film), dove la rosa è citata ripetutamente, ho fatto una ricerchina che vi propino come mio solito. Al principio quasi certo che la rosa fosse inventata, mi sono avventurato nelle mie enciclopedie in cerca della fantomatica 'Violet Carson' e -sorpresa!- la rosa esiste ed è anche piuttosto nota. L'ibridatore è Samuel Darragh MCGredy IV, dall'Irlanda del Nord e la varietà risale al 1964. I fiori, del diametro di 8 cm, abbinano la forma degli ibridi di tea con la disposizione del fiore a corimbo tipica delle floribunda. Una rosa che incontrava quindi perfettamente i gusti della seconda metà del XX secolo: i mazzi portano dalle 3 alle 15 rose. Lloyd l'ha sempre giustamente rappresentata con uno stelo assai corto, infatti non si rappresenta mai l'intero mazzo. Il colore è un rosa gamberetto che trascolora al rosa e al bianco, con il retro dei petali più pallido. Ha poche spine, talvolta nessuna, e il profumo, di media intensità, è dolce e muschiato.
Samuel McGredy IV, bisnipote del Mc Gredy che dedicò il vivaio di famiglia alle sole rose, viveva a Portadown. Assunse la direzione del vivaio nel 1953, e ottenne risultati di rilievo (in un contesto commerciale, ma per me di dubbio gusto) ibridando le cosiddette "dipinte a mano", con venature e marezzature bianche su fondo rosso. Violet Carson è certamente più apprezzabile.

La rosa è dedicata ad una nota caratterista inglese, nonchè all'occasione cantante-era un soprano- e pianista. Il ruolo a cui fu legata per la maggior parte della sua carriera fu quello di Ena Sharples, nella serie di Coronation Street, dove passava la maggior parte del tempo a criticare i poveri passanti. Si dice che il personaggio di Ena rispecchiasse per antitesi la vera personalità di Violet Carson.

Ah, una curiosità: nel film 'V for Vendetta' la rosa viene chiamata col nome di fantasia Scarlet Carson. Non esiste nessuna rosa con questo nome. Per rappresentarla, nel film, è stata utilizzata la rosa rossa 'Grand Prix', una classica rosa dei fioristi senza una precisa storia alle spalle.


Sempre nel film, Evey (Natalie Portman) durante la prigionia trova una lettera scritta da Valery, una lesbica torturata, quindi uccisa, per la sua omosessualità. Valery si era ritrovata a scrivere della sua vita su un pezzo di carta igienica. Parlando del suo amore con Ruth, la rosa viene così citata:
Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra: lei coltivava le “Scarlett Carson” per me nel vaso sotto la finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita. Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose ..per nessuno. [...]
Ricordo come “diverso” diventò “pericoloso”. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.. presero Ruth mentre faceva la spesa: non ho mai pianto tanto in vita mia; non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.


Inutile dire che la penso come V, perlomeno riguardo alle rose :), e questo è il mio minuscolo contributo perchè conoscenza e passione continuino- o ritornino, a seconda dei punti di vista- a riscattarci dall'anonimato, che significa omologazione, controllo e discriminazione per chi lo rifiuta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché all'inizio pensavi che la rosa fosse un'invenzione?

Jun

Anonimo ha detto...

Nel caso vedessi questo commento e prendessi in considerazione l'idea di rispondermi, puoi scrivere a elisafog@libero.it

Grazie

Jun

Anonimo ha detto...

Ciao.. qualcuno sa indicarmi dove è possibile trovare i semi, o le piante di "Violet Carson.." e nel caso sia semplice creare un ibrido.. di "Mme Leon Cuny" e "Spartan!?"

Attendo ansiosamente una vostra risposta!

Grazie, Alex

Anonimo ha detto...

:) Hai fatto un lavoro eccezionale. Bravo!

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