Vive lontano, si applica con impegno e fatica in uno studio difficile e pare essere un piccolo genio. Di una materia che non ama, né apprezza. Forse amore e genio non si accompagnano come romanticamente supponevo. Forse anche i geni si piegano alle regole della necessità economica o, peggio, dello status symbol professionale, o scolastico, piuttosto che alla propria vocazione.
Su di un modesto trespolo, poco dietro di lui e seminascosto nella penombra, un Ara blu oramai smagrito per noncuranza, sembra voler sussurrare verità che non devono essere ascoltate. La scelta è stata fatta, anni prima.
E quel fiore irto di spine che ha colto pochi mesi addietro sta nuovamente deperendo alle sue cure, al suo impegno e sul suo fertile terreno di coltura.
Lui non sa che quella pianta superba, prospera sulle colline, di giochi, canti e saliscendi, deperisce invece nel giardino della gloria.
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