La Bacheca dei Ricordi (II)

Più osservo il mio giardino, più mi convinco che la struttura e l’interesse invernale siano due degli obiettivi più importanti da raggiungere. In estate, infatti, sotto la calura estiva, nulla è più importante e rilassante di un verde fresco e rigoglioso.
Non ci sarà allora difficile scegliere piante belle sia in primavera sia in autunno e inverno.
Lo spazio che immagino è un’ampia corte assolata, dal sapore deciso e vissuto, dolciastro, e sorprendentemente disordinata e caotica all’interno: tutt’altro è ciò che suggerisce l’alta e squadrata siepe di alloro (Laurus nobilis) che cinge i confini della nostra bacheca dei ricordi.
In un angolo, un melo da bacca colora i mesi autunnali ed invernali con colorati pomi (questo il loro vero nome, ossia “falsi frutti”) che perdurano fino a marzo e incanta, in primavera, con una sublime fioritura bianco rosata: è Malus ‘Red Sentinel’.

Lungo gran parte del perimetro interno della siepe, una vasta selezione di arbusti sembra infiammare questo luogo di raccoglimento invernale.
Rosa glauca, ‘Complicata’ e rose ‘Ballerina’ punteggiano la bella stagione con fiori semplici, rosa, ma dipingono ora un delicato gioco di tasselli rossi: proprio i souvenir di cui parlavo, meravigliosi nella morsa della brina o del gelo.



Poche piante hanno colori più belli di Aronia x prunifolia e Callicarpa bodinieri var. giraldii che, oltre ad uno spettacolare vestito autunnale, portano insolite bacche rispettivamente viola scuro e viola acceso. Ad accompagnarle, vi sono anche quelle di Rhodotypos scandens, scurissime e persistenti. Questa pianta, parente della sfacciata Kerria japonica, che conosciamo per la fioritura primaverile dei pom pom giallo zucca della varietà ‘Plena’, presenta un raffinato fogliame e una lunga fioritura candida in maggio e inizio giugno.



Tutte queste specie arbustive, piantate in gruppi numerosi della stessa specie, invadono con leggerezza lo spazio, dando l’impressione di un luogo in stato di voluto abbandono, sensazione amplificata dalle masse di Panicum virgatum ‘Warrior’ che crescono tra le altre essenze.
E’ un luogo onirico, nel quale la presenza umana è indicata da due soli elementi: la pesante seduta in legno, poco visibile in mezzo agli arbusti, e la precisa potatura della siepe che divide la corte dal giardino circostante.
Come dare torto a chi ha scelto di nascondere alla vista altrui tanta meraviglia.
Non vorreste anche voi custodire come segreti i vostri migliori ricordi di bellezza?

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